martedì 24 luglio 2012

Obiettivo BEN-ESSERE... mangiare bene per vivere meglio


La maggior parte di noi crede che “dieta” sia sinonimo di sacrificio, privazione; in realtà il termine (dal latino modo di vivere) vuol dire “sano stile di vita”. Questo sano modo di vivere deve comprendere
una corretta alimentazione e la pratica regolare dello sport. Infatti, secondo il professor Carruba, direttore del centro studi e ricerca sull’Obesità dell’Università degli Studi di Milano, l’86% delle morti è correlata ad una cattiva alimentazione. Mangiare in maniera sana e responsabile e praticare dell’attività fisica mette al riparo dall’insorgenza di diverse patologie, migliora la qualità della vita e incide positivamente sulle condizioni psico-fisiche con cui si affronta l’invecchiamento. Con l’arrivo dell’estate si va sempre più spesso alla ricerca delle diete del momento, quelle che dovrebbero rimetterci in forma in pochissimo tempo, eliminando come per magia quei chili in più derivati da un anno o più di cattive abitudini alimentari. La verità è che diete miracolose non esistono, possiamo anche perdere in breve tempo qualche chilo, ma in realtà ciò che abbiamo perso è molto spesso massa magra (muscolo) ed acqua. Tali diete assieme a quelle fai-da-te non fanno altro che favorire il classico meccanismo a yo-yo (più rapidamente perdiamo chili tanto più velocemente li rimettiamo con gli interessi). È necessario “imparare a mangiare “ in modo da non rimettere i chili perduti; per questo farsi seguire da uno specialista rappresenta il primo passo per ottenere dei  veri” risultati, duraturi nel tempo e che migliorino la qualità della vita. Ciò che fa la differenza tra chi mantiene il peso raggiunto e chi lo vede aumentare è l’atteggiamento mentale. Psicologia e nutrizione sono strettamente collegate tra loro. Vi capita di pensare che non è giusto che alcune persone sono “magre” e possono mangiare tutto, mentre voi dovete stare attenti a non ingrassare? Vi capita di mangiare per il piacere di farlo? E mangiare per noia, tristezza o tensione? Quando vedete che state ingrassando, o guardate il vostro corpo e non vi piace, vi sentite a disagio? Se non si affronta l’idea di VOLER perdere peso con il giusto atteggiamento mentale, oltre che con una corretta alimentazione, quante probabilità ci sono di mantenere il peso raggiunto nel lungo termine? L’atteggiamento mentale consiste nel modo in cui noi ci rapportiamo con il mondo. Quello che pensiamo agisce sulle nostre emozioni e sui nostri comportamenti. Dietro il seguire una corretta alimentazione quanti pensieri, emozioni e comportamenti ci sono? Se non si fa un lavoro su questi tre nuclei fondamentali, ecco che l’attenersi a un piano alimentare diventa un qualcosa di difficile, triste e negativo. Uno degli obiettivi di un programma psicologico alimentare prevede, per es., di smettere di ingannare se stessi. Le persone che stanno a dieta hanno una grande capacità di ingannare se stesse riguardo al cibo, trovandosi false scuse per mangiare. La prossima volta che avrete l’impulso a mangiare qualcosa che non è previsto nel vostro piano alimentare, fate attenzione a quello che pensate - in genere c’è un pensiero che precede il mangiare - e prestate attenzione alle frasi che iniziano per:  “Va bene mangiarlo perché…”; questi sono i pensieri auto-ingannanti. Pensate ancora che la psicologia non centri nulla con l’alimentazione, con il “mettersi a dieta"?
 Donato Tardugno, Biologo Nutrizionista
Lorena Lopomo, Psicologa

Nessun commento:

Posta un commento